Nella serata di venerdì 4 aprile, presso il locale Auditorium Bettolini, gli associati e le associate della Sezione di Chiari hanno avuto il piacere di incontrare il video match official appartenente alla Sezione di Teramo Daniele Paterna, ospite nazionale sorteggiato per una Riunione Tecnica.
La serata si è aperta con l’introduzione del Presidente di Sezione Marco Vanoli, il quale ha voluto porre l’attenzione su “un particolare valore aggiunto dell’Associazione Italiana Arbitri”, nonché la possibilità di incontrare colleghi operanti nei massimi campionati e provenienti da
altre zone dell’Italia: “Daniele è partito nel primo pomeriggio per raggiungerci, resterà con noi per poi spostarsi verso Lissone – sede dell’IIiad International Broadcasting Center – dove nel fine settimana sarà impegnato in due gare; se penso a questa cosa mi emoziono, non conosco
altre Associazioni che mettono a disposizione queste opportunità”.
La parola è poi passata a Daniele, il quale, con l’ausilio di un video circa “The Mamba Mentality” di Kobe Bryant, ha voluto trattare tre concetti fondamentali nel percorso arbitrale: sacrificio, passione e sofferenza.
“Ognuno nella propria vita può fare ciò che vuole, basta averne la consapevolezza e non trovare scuse, sapendo di contro riconoscere il valore del sacrificio: se ci si crede si è disposti a sacrificarsi per raggiungere l’obiettivo”, così il relatore sulla prima tematica, non mancando di rimarcare però l’importanza di un giusto equilibrio, soprattutto in età adolescenziale, periodo della vita nel quale non bisogna tralasciare anche altri aspetti di quotidianità e socialità.
Quanto alla passione, Paterna ha analizzato concetti quali l’autoanalisi delle proprie prestazioni, momento di fondamentale importanza per la crescita arbitrale di ognuno, ed il fare gruppo, sia nel frequentare la Sezione creando “vita” sia nell’andare a vedere gare di colleghi impegnati in categorie superiori: “La passione è la forza motrice che spinge ognuno di noi a restare nell’AIA, vivere la Sezione e crearne all’interno – e anche all’esterno – un gruppo coeso è ciò che spesso
più contribuisce ad alimentarla”.
Per concludere la parte motivazionale dell’incontro, l’ospite, anche con forti racconti in prima persona, ha sviscerato la tematica della sofferenza, status presente in tutte le carriere, anche nelle migliori: “Alti e bassi caratterizzano ogni percorso, la chiave per fare si che questo sia vincente è la forza di rialzarsi e di non mollare mai”.
Successivamente ci si è addentrati in una parte tecnica, con la visione di alcune clip inerenti varie fattispecie che settimanalmente si verificano sui terreni di giuoco, dai gravi falli alle condotte violente, dalla SPA al DOGSO ed ancora dai dissensi alle proteste, con i presenti a coadiuvare Daniele nella disamina delle stesse.
Prima dei saluti finali da parte del Presidente di Sezione, colmi di entusiasmo e gratitudine, numerose le domande poste al relatore, tutte accolte con simpatia e spiccata dialettica, spaziando da curiosità circa il VAR ad altre sullo stile di vita di un atleta di alto livello.
“Stasera abbiamo avuto un esempio reale di quante opportunità offra la nostra Associazione, di come chiusa una carriera se ne possa aprire un’altra altrettanto o addirittura più soddisfacente, sta ad ognuno trovare la capacità e la voglia di reinventarsi, non dimenticandosi mai che per cogliere le occasioni bisogna sapersi fare trovare pronti”, così il Presidente Vanoli a chiudere il graditissimo incontro.