L’arbitro è colui che controlla il corretto svolgimento di una partita di calcio nel rispetto delle regole I.F.A.B. e F.I.G.C. Tale controllo viene svolto attraverso la collaborazione con gli assistenti (due) e, occorrendo, con il quarto ufficiale e gli arbitri addizionali. Il ruolo dell’assistente di parte (nei campionati minori o giovanili) è esclusivamente quello di segnalare quando il pallone esce dal terreno di gioco nel settore di sua competenza, ossia dalla linea laterale sotto il suo controllo.
Nell’ipotesi in cui siano stati designati due assistenti ufficiali, essi avranno il compito di segnalare quando un giocatore si trova in posizione di fuorigioco, a quale squadra spetta la rimessa laterale o, in caso, il calcio d’angolo ed il calcio di rinvio, quando delle scorrettezze avvengono nelle loro vicinanze, compresi i falli che avvengono all’interno dell’area di rigore e, in generale, qualunque fatto di rilevanza ai fini dello svolgimento della gara che possa essere sfuggito al controllo dell’arbitro. Gli arbitri addizionali hanno principalmente il compito di controllare se il pallone superi interamente o meno la linea di porta, sia all’interno che all’esterno dei pali. Possono supportare l’arbitro nel prendere decisioni inerenti a fatti avvenuti nei loro pressi. La decisione finale su ogni avvenimento di gioco spetta comunque all’arbitro che ha dunque la facoltà di smentire il proprio assistente. Il ruolo del quarto uomo sarà quello di sostituire eventualmente l’arbitro stesso in caso di infortunio o malessere, controllare che le persone in panchina siano ammesse all’interno del recinto di gioco e comunque vigilare sul loro comportamento, segnalare all’arbitro eventuali comportamenti offensivi o incitanti alla violenza, segnalare al pubblico i minuti di recupero decisi dall’arbitro per ogni tempo della partita. Nelle gare ove sono previste le figure degli arbitri addizionali, uno di essi funge da riserva per l’arbitro, mentre il quarto ufficiale per uno degli assistenti arbitrali.

È dovere dell’arbitro fungere da cronometrista e redigere un rapporto a fine gara in cui vengono segnalati il risultato, eventuali ammoniti o espulsi, sostituzioni e descrizioni di eventuali scontri o disordini avvenuti all’interno o all’esterno del terreno di gioco. Le decisioni dell’arbitro relative ai fatti di gioco sono inappellabili e l’arbitro può modificarle a suo insindacabile giudizio solo nel caso ritenga tali decisioni errate e comunque solo nel caso in cui il gioco con sia stato ancora ripreso.

Gli oggetti dell’arbitro per assicurare il buon svolgimento della partita sono un cartellino giallo per ammonire un giocatore che si è reso protagonista di un comportamento che preveda tale sanzione, un cartellino rosso per espellere dal campo un giocatore che ha commesso un’altra scorrettezza dopo aver ricevuto un’ammonizione in precedenza oppure per espellere direttamente colui il quale si è reso protagonista di una condotta violenta o gravemente sleale, un taccuino per annotare eventuali gol, ammonizioni, espulsioni, sostituzioni, un fischietto e una moneta per stabilire quale delle due squadre debba iniziare la partita.

L’arbitro è il responsabile diretto di tutto ciò che avviene dopo il suo arrivo al campo fino a quando se ne va dal campo di gioco. Il suo compito è quello di vigilare la partita e decidere oggettivamente le scorrettezze avvenute nel corso dell’incontro. Oltretutto l’arbitro deve redigere il referto di gara (azione chiamata il terzo tempo) il quale deve riportare fedelmente ciò che è avvenuto, cioè gol, ammonizioni, espulsioni, sostituzioni avvenuti all’interno o all’esterno del terreno di gioco.