La nostra storia

Vale sempre la pena ricordare che l’impegno e lo sforzo maggiore della sezione sono rivolti verso i giovani; l’obiettivo principale è quello di aiutarli a crescere e a diventare uomini, dentro e fuori dai campi di calcio.

  • Gli anni 2000

    Durante la sua presidenza, Quaresmini decise di avvalersi di collaboratori esperti, come Ezio Metelli (Organo Tecnico), Eugenio Ranghetti, Giuseppe Calabria (designatore) e di associati più giovani ma rodati, come Dario Ciserchia, Marco Salvoni, Massimiliano Bussi, Sergio Ranghetti ed Eros Gozzi Cavazzoni, che ne ereditò il ruolo di responsabile del corso arbitri per tutto il suo mandato. In un’ottica di svecchiamento propose il ruolo di vicepresidente all’arbitro CRA Cristiano Setti, che assunse anche il ruolo di cassiere. Negli anni immediatamente successivi alla sua elezione entrarono a far parte del CDS giovani arbitri reclutati a cavallo fra gli anni Novanta e Duemila come Claudio Paluschi, Fabio Rosati, Giorgio Barbieri e Valerio Furneri, che faranno parte di vari CDS fino ai giorni nostri.

    Nel 2002 Sergio Ranghetti fu promosso come arbitro alla CAN D, rinnovando così la presenza dei nostri arbitri nei quadri nazionali, come non accadeva da qualche anno (dai tempi di Rubagotti, Breno e Mulonia). Nel 2004 anche Gianluca Andolfi fu promosso arbitro alla CAN D.

    Dopo un quinquennio molto intenso, scandito anche da qualche tensione, Quaresmini decise di non ricandidarsi per le elezioni del 2004 che si svolsero nel mese di giugno e videro Eugenio Ranghetti subentrare a Quaresmini come settimo presidente della sezione. Eugenio completò in questo modo un percorso lungo 34 anni che lo aveva visto diventare arbitro, crescere, raggiungere gli Organi Tecnici Nazionali prima come arbitro e poi come assistente, approdare alla CAN in quest’ultimo ruolo, prima di divenire, nel 1997 Arbitro Benemerito, e infine dunque presidente di sezione.

    Dal punto di vista tecnico nei primi anni della sua presidenza emersero arbitri come Gianluca Andolfi, Alessandro Metelli e

    Alessandro Bertazzoli (tutti raggiunsero in questo ruolo la CAN D). Altri, come i giovani Fabio Torcasio e Angelo Gasparetti emergeranno negli anni seguenti approdando al CRA (Torcasio addirittura come assistente alla CAN D, Gasparetti all’Eccellenza in veste di arbitro), mentre Fabio Rosati bruciò tutte le tappe regionali arrivando ad arbitrare in Eccellenza fino al 2006, prima di transitare nel ruolo di assistente. Sempre nel 2006 Sergio Ranghetti, dopo quattro stagioni trascorse come arbitro alla CAN D superò il corso di qualificazione e ripartì come assistente dalla CAN PRO giungendo poi alla CAN B e, nel 2014, alla CAN. La delegazione di assistenti clarensi agli Organi Tecnici Nazionali però non si esaurì lì: se Torcasio arriverà alla CAN D alla fine del mandato di Ranghetti, nel 2012, Rosati vi approdò nel 2009 rimanendo confermato nel ruolo fino al 2013, con un attivo di oltre 80 gare in categoria.

    Nel corso di questi otto anni, a parte il transito di numerosi associati e la discreta rappresentanza di arbitri e assistenti tra CRA e CAN D, vanno registrati due importanti eventi: nell’aprile del 2006 venne organizzata una cena di gala nella cornice della splendida Villa Mazzotti di Chiari. All’evento parteciparono oltre 120 persone, tra associati ed altri invitati, vedendo la presenza, oltre che del presidente CRA e di diversi arbitri lombardi negli Organi Tecnici Nazionali (tra cui Paolo Mazzoleni di Bergamo, arbitro alla CAN), anche del presidente della Lega PRO Mario Macalli. Altro evento di una certa rilevanza riguarda il trasferimento, tra il 2009 e il 2010, dalla sede di Vicolo Pace ai locali siti all’interno del Centro Sportivo di Via S.S. Trinità: l’ennesimo trasloco (il primo dopo una ventina d’anni) portò gli arbitri clarensi in una zona periferica rispetto al suggestivo centro cittadino, ma permise di collocare la sezione in un contesto più versatile, sia sotto il profilo sportivo (presenza di campi, palestre e pista d’atletica) che logistico, data l’ampia disponibilità di parcheggi.

    La nuova sezione venne anche celebrata con il presidente nazionale Marcello Nicchi e il presidente del CRA Alberto Zaroli nel dicembre

    del 2011, in occasione dei festeggiamenti per il Sessantesimo anniversario di fondazione della sezione.

    Al termine del suo secondo mandato nel 2012 a Ranghetti succedette, grazie ad un solido sostegno del gruppo, Fabio Rosati, eletto il 28 maggio del 2012 e con i suoi 31 anni risultò essere tra i presidenti più giovani d’Italia.

    Al suo insediamento la Sezione di Chiari contava 78 associati, la forza arbitrale raggiunse e superò le 100 unità nel giro di un paio d’anni, grazie ad un reclutamento condotto nelle scuole, ma anche attraverso il classico passaparola e sfruttando anche gli strumenti della moderna tecnologia, in particolar modo i social network. Sempre durante la presidenza Rosati la Sezione di Chiari conobbe nuovo slancio associativo, partecipando a numerosi tornei di calcio intersezionali attraverso la creazione di una squadra sezionale più o meno permanente, e l’organizzazione di cene associative. Tra tutte spicca sicuramente la cena per il Sessantacinquesimo anniversario, celebrato presso Villa Calini di Coccaglio, alla presenza del presidente nazionale Marcello Nicchi, del componente del Comitato nazionale Alberto Zaroli e del presidente CRA Alessandro Pizzi.

    Sul piano tecnico altri momenti vanno ricordati, ad esempio il raduno di settembre 2013 presso il Touring Club di Coccaglio, che si svolse in concomitanza con il raduno degli arbitri CAN B, allora presieduta da Domenico Messina. In tale circostanza gli arbitri clarensi ricevettero a più riprese visite dei colleghi più esperti, tra cui quella dell’arbitro Mariani di Aprilia, del commissario Emidio Morganti, nonché dello stesso Messina.

    L’attività tecnica però non si limitò soltanto alle visite di ospiti illustri o ai raduni. Negli anni della presidenza Rosati avvenne il passaggio di Sergio Ranghetti alla CAN, nel 2014: nel corso di una cena svoltasi nel dicembre del 2016 gli arbitri clarensi celebrarono la sua 50ª gara in Serie A, traguardo raggiunto nel corso di Inter-Genoa della stagione 2016/2017. Nel 2015 Francesco Monella fu promosso come

    assistente alla CAN D, rimanendovi per tre anni, mentre Andrea Perali fu promosso nel 2017 dove rimarrà per cinque stagioni consecutive. Nel 2016 Emanuele Ceriello fu promosso dal CRA alla CAI e in seguito alla CAN D.

    E’ doveroso concedere un ricordo ad Ahmed Braik. Ahmed divenne arbitro giovanissimo nel 2015 a soli 15 anni, si era approcciato all’arbitraggio e alla vita associativa con grande interesse e passione ma purtroppo un brutto male ha interrotto la sua carriera dopo soli 2 anni. Ahmed ha lottato con tutte le sue forze e ha goduto della vicinanza di Rosati e degli associati tutti che hanno tifato per lui. Tornato alla vita aveva perfino ripreso ad arbitrare ma il destino beffardo se l’è portato via nel 2019.

    La sezione, inoltre, si è tinta di rosa: ad affiancare la veterana Katiuscia Pilloni, entrata nel 2009, sono state le giovani Elisa Dadati, trasferita dalla Sezione di Brescia, Valeria Sardi, e la giovanissima Chiara Rocco. L’avvento della pandemia ha temporaneamente interrotto il percorso di crescita di tanti giovani arbitri, ma non ha impedito di guardare al futuro con ottimismo. La tenacia di Rosati ha permesso di mantenere alta l’attenzione attraverso riunioni tecniche svolte a distanza e mirate, oltre che all’aggiornamento sull’applicazione e interpretazione del regolamento, anche a fare associazione, ancorché in forma surrogata.

    Nel 2021 vengono promossi dal CRA alla CAN D l’assistente arbitrale Lorenzo Rigano’ e alla CAI, come primo in graduatoria, l’osservatore arbitrale Marco Vanoli.

    Le elezioni del 2020 si sono svolte a dicembre in modalità a distanza, e hanno visto l’elezione di Marco Vanoli, divenuto il 16 dicembre 2020 il nono presidente della Sezione di Chiari. Vanoli ha subito inserito in un gruppo già rodato giovani desiderosi di dare un contributo alla vita sezionale, fanno così il loro ingresso in CDS Thomas Gottardi, Mattia Sirani ed Elisa Dadati, prima donna a far parte di un CDS. Durante la Consulta Regionale del 29 agosto 2021

    Marco viene eletto dai presidenti di sezione della Lombardia come loro rappresentante per la stagione sportiva 2021/2022, elezione confermata anche nella stagione successiva. Tra le prime iniziative prime iniziative si ricordano, le celebrazioni per il Settantesimo anniversario della sezione che il presidente, giunto a Chiari solo pochi anni fa, ha promosso coordinando e convogliando tutte le forze e le competenze disponibili e che il primo ottobre 2021 ha visto, alla presenza del Presidente Nazionale Alfredo Trentalange, la presentazione in villa Mazzotti del libro, scritto e curato dall’associato Valerio Furneri, “Chiari e gli arbitri: 70 anni di passione”, pubblicato con il patrocinio e contributo del Comune di Chiari nell’ambito di Chiari Capitale Italiana del libro. Nel 2022 la Sezione ha raggiunto la numerica di 134 associati e per la prima volta, in linea con il Regolamento AIA, sono stati nominati 2 Vice-Presidenti: a Fabio Rosati viene affiancato Valerio Furneri. Nel luglio 2022 viene promosso alla CAN C l’arbitro effettivo Emanuele Ceriello, primo arbitro a raggiungere la categoria, che segna un risultato storico per tutta la sezione. Il 17 ottobre 2022 l’Assistente CAN Sergio Ranghetti raggiunge il traguardo delle 150 gare in serie A con la designazione Lecce-Fiorentina.

  • Da Metelli all'autonomia dell'AIA

    Già nel 1986 Pietro Zotti aveva cominciato a preparare il campo per la sua successione: dopo numerosi anni di militanza e una lunghissima presidenza aveva deciso di passare il testimone ai suoi giovani collaboratori. I personaggi emergenti di quel periodo erano due clarensi come Zotti, ossia Ezio Metelli ed Eugenio Ranghetti, due associati che oltre all’attività tecnica erano sempre presenti in sezione e collaboravano con il presidente.

    Ranghetti all’epoca era assistente arbitrale in forza alla CAN, si reputò quindi opportuno che fosse Metelli ad assumere la presidenza, ed in effetti i suoi ininterrotti trascorsi all’interno del CDS lo rendevano il profilo più idoneo. Fu così che nell’estate del 1988 Ezio Metelli, dopo aver appeso il fischietto al chiodo, venne nominato dal presidente del CRA Fermo Mondoni presidente della Sezione di Chiari, dando naturale seguito al suo percorso dirigenziale. Il neopresidente assunse il ruolo di Organo Tecnico e confermò Ranghetti, Magli, Saleri, Calabria e Quaresmini nei rispettivi ruoli. Entrarono a far parte

    del CDS il giovane Sabbatini e Dario Ciserchia, che rivestì un ruolo inedito, quello di referente informatico. L’arrivo del nuovo decennio regalò alla sezione le prime due donne arbitro: Marianna Barbieri e Francesca Latini. In quegli anni era infatti rappresentata in Serie A dall’assistente Eugenio Ranghetti, che non fu però il solo a portare il nome della sezione a livello nazionale: si fecero strada arbitri come Marco Rubagotti, Tiziano Mulonia e Stefano Breno – approdati alla CAN D – e assistenti come Damiano Camplani e Massimo Pagliarini, anch’essi giunti alla CAN D, commissione della quale fece parte per un quadriennio anche Giovanni Viola in veste di osservatore, al termine della sua attività di assistente, nel 1990. Italo Quaresmini invece raggiunse addirittura la CAN C, nei primi anni Novanta, e riuscì a esordire anche in Serie A nelle vesti di IV Ufficiale.

    Ezio Metelli, grazie all’incessante attività tecnica e amministrativa, nonché alla dedizione riservata all’AIA e alla Sezione di Chiari, fu nominato Arbitro Benemerito nel 1995, e quasi alla fine del decennio, prima del termine dell’ultimo biennio, decise di lasciare il passo a Italo Quaresmini, consigliere che da anni svolgeva la funzione di vicepresidente e che il presidente CRA Alberto Curti nominò come sesto presidente della Sezione di Chiari nel 1999. Metelli proseguì comunque la sua attività dirigenziale mettendo la propria esperienza al servizio del suo successore, non solo come navigato dirigente ma anche come Organo Tecnico, ruolo che continuerà a svolgere instancabilmente fino ai giorni nostri.

    Nell’anno 2000 una piccola rivoluzione ebbe luogo in seno all’AIA: una modifica regolamentare introdusse l’elezione diretta del presidente di sezione (carica fino a quel momento di nomina) garantendo così una partecipazione democratica della base. Il nuovo corso venne inaugurato con l’elezione a presidente nazionale di Tullio Lanese, verso la fine del 2000. Quaresmini, che gestiva la sezione da un anno, fu pertanto il primo (e unico) candidato alle elezioni – che dal 2000 in poi si sarebbero svolte regolarmente ogni quadriennio

    olimpico – risultando così il primo presidente eletto per il quadriennio 2000-2004.

  • Da Mombelli Serina a Metelli: 1968-1988

    Nel 1968, anno di grandi stravolgimenti a livello sociale e culturale, la Sezione di Chiari, prossima ai vent’anni, affrontò una fase di difficoltà legate in primo luogo all’assottigliamento della forza arbitrale di base, ridottasi drasticamente a causa di un concorso di fattori. La

    soluzione che doveva dare la scossa venne con una scelta drastica ma autorevole: il presidente nazionale Saverio Giulini nominò Tarcisio Mombelli Serina Commissario Straordinario della Sezione di Chiari in sostituzione di Matteo Goffi e pochi mesi più tardi lo nominò presidente.

    Circondatosi di consiglieri fidati, e avvalendosi soprattutto della collaborazione di Lino Fiorin e Gianluigi Astori, Mombelli Serina lavorò da subito in una duplice direzione: allargamento della base arbitrale con un reclutamento a tappeto sul territorio, e crescita tecnica degli associati. Durante la sua presidenza la forza arbitrale arrivò a superare le 100 unità .Tuttavia, fu proprio da Chiari che arrivò, grazie all’intercessione di Fiorin, un elemento che diverrà importante: Eugenio Ranghetti, futuro assistente alla CAN nonché futuro presidente sezionale (2004-2012), divenne arbitro nel 1970. Sempre nel 1970 la Sezione di Chiari accolse Giovanni Viola e Giacomo Rubagotti, mentre l’anno precedente era arrivato Mario Malzani. Nel 1972 Mombelli Serina rassegnò le proprie dimissioni, lasciando al successore una sezione rimpolpata nei numeri e piena di entusiasmo. Fu pertanto il nuovo presidente regionale Arturo Vignali a nominare come nuovo presidente sezionale Pietro Zotti.

    Zotti, che era diventato arbitro nel 1952 ed era passato fuori quadro alla fine degli anni Sessanta, aveva un consolidato curriculum politico, essendo consigliere comunale a Chiari, ed in seguito anche assessore. Oltre agli insostituibili Astori e Fiorin un giovane arbitro si affiancò da subito al presidente, maturando una preziosa e duratura esperienza: Ezio Metelli. Metelli divenne arbitro a vent’anni, nel 1973, ed entrò subito a far parte del Consiglio Direttivo Sezionale (d’ora in avanti si userà l’acronimo CDS) in veste di segretario, ruolo che ricoprirà fino al 1976, diventando di fatto il braccio destro del presidente e suo vice dal 1976 al 1988, anno in cui subentrerà nel ruolo di presidente. Negli anni della presidenza Zotti – la più longeva nella storia della Sezione di Chiari, essendo durata ben 16 anni (1972-1988) – si assistette alla crescita di arbitri e soprattutto assistenti che guadagnarono l’accesso

    agli Organi Tecnici Nazionali. Vanno senz’altro ricordati Mario Malzani e Giovanni Viola che per anni costituirono coppia fissa coadiuvando diversi arbitri, tra cui Erio Iori di Parma e un giovane Pierluigi Collina, assistito come esordiente in categoria nella gara di Coppa Italia di Serie C tra Centese e Sassuolo, nell’agosto del 1988. A questi si aggiungeva Eugenio Ranghetti, transitato alla CAN nel 1985, ove rimarrà per un decennio.

    A Zotti è anche dovuta la sinergia con l’Amministrazione Comunale di Chiari, volta a valorizzare la nostra associazione e la sua presenza sul territorio, attuata non ultimo anche attraverso i diversi traslochi sul territorio comunale: dal Bar di Via Marengo alla sede di Via Barcella, passando poi per Palazzo Cavalleri, fino alla sede di Vicolo Pace (trasloco quest’ultimo avvenuto già sotto la presidenza Metelli).

    La lunga presidenza di Zotti si esaurì nel 1988.

  • Fondazione e Consolidamento: 1951-1958

    Tra i compiti del primo presidente Camillo Pagani, oltre ai classici impegni di rappresentanza istituzionale e di attività tecnica vi fu quello, assai complesso, del reclutamento, aspetto che in ogni epoca si sia rivelato più o meno problematico. Vale allora la pena ricordare alcuni nomi di quei giovani arbitri che spinti da una forte passione si recavano costantemente sui campi, dentro e fuori provincia, per garantire la regolarità dei campionati: oltre a Mombelli Serina rappresentavano la sezione Giovanni Sbardolini, Giuseppe Abeni, Carlo Scaini e gli esperti Lorini, Angeli e Goffi (che raggiunsero la 4ª Serie, paragonabile all’odierna Serie D).

    Mentre i giovani arbitri della Sezione di Chiari si facevano strada sui campi provinciali, regionali e poi nazionali, nel 1962 si assistette al primo avvicendamento alla presidenza: dopo la fondazione della sezione e numerose battaglie, Camillo Pagani lasciò, e il ruolo di presidente venne assunto da Matteo Goffi, il maestro Goffi, come i pochi che ancora lo ricordano sono soliti affermare.

    Negli stessi anni si consolidava un gruppo destinato a formare lo zoccolo duro della sezione nei decenni a venire: Lino Fiorin, Pietro Zotti, Giovanni Peruzzotti e Gianluigi Astori erano giovani che si erano affacciati al mondo dell’arbitraggio negli anni Cinquanta, rispettivamente all’inizio del decennio i primi due e verso la fine del decennio gli ultimi due menzionati. Tra gli arbitri che fecero il loro ingresso nell’AIA va qui ricordato Luigi Olivini, che dopo tutta la trafila nelle categorie provinciali approdò prima al CRA (allora identificato con l’acronimo CAR), e in seguito (durante la presidenza di Mombelli Serina e poi di Zotti) alla CAN D e come assistente perfino alla CAN C. La presidenza di Matteo Goffi si concluse nel 1968.

  • Le Origini: 1948-1951

    Camillo Pagani nel 1948 lasciò la Sezione di Brescia per istituire a Chiari una sottosezione formalmente dipendente da quella del capoluogo di provincia. Dati i mezzi disponibili e le possibilità di spostamento presenti all’epoca è plausibile che Chiari fu scelta come sede vicaria per presidiare il vasto territorio dell’Ovest Bresciano, diventando una sede distaccata e un punto di riferimento per quanti avessero difficoltà a raggiungere il capoluogo. La prima sede di quella sottosezione dipendente da Brescia era ubicata presso il bar Perego di Piazza Rocca, sede anche dell’Associazione Nazionale Alpini.

    Tra i padri fondatori, oltre al summenzionato Camillo Pagani, figura carismatica nonché primo presidente della futura sezione, si annoverano Francesco Taglietti, poi divenuto suo vice, Eliseo Maspero, punto di riferimento anche nei due decenni successivi, Benito Pagani, Francesco Festa, Marino Alberti, Bruno Frigoli e Matteo Goffi. Nel 1949 entrò a far parte degli arbitri clarensi il 19enne Tarcisio Mombelli Serina, decano della Sezione di Chiari, futuro presidente e assistente arbitrale (o come si diceva ai tempi “guardalinee”) ai massimi livelli nazionali, di cui si dirà più avanti.

    Camillo Pagani ebbe il merito di far crescere il suo gruppo di arbitri sia sotto il profilo qualitativo che quantitativo, portando così la sottosezione a superare il tetto dei 30 associati, numero sufficiente – secondo i regolamenti allora vigenti – per fondare una sezione autonoma. Fu così che il 21 giugno del 1951 nacque ufficialmente la Sezione AIA di Chiari, entità che si poneva nel solco della continuità rispetto al gruppo originario che aveva, tre anni prima, dato vita alla sottosezione dipendente da Brescia.

I Profili

  • Marco Vanoli (2020 - ): Esperienza e Entusiasmo al servizio della Sezione

    Marco Vanoli, l’attuale Presidente della Sezione di Chiari, è stato eletto come nono della storia sezionale nel dicembre 2020, in piena pandemia Covid. È il primo presidente che proviene da un’altra sezione. La storia arbitrale di Marco inizia infatti in Piemonte. Nato a Novara nel 1978, Marco diventa arbitro il 23/04/1994 presso la locale sezione AIA. Nel 1996 è al CRA Piemonte, ove dirigerà oltre 50 gare in Eccellenza prima del passaggio alla CAN D nel 2003. Nel 2006 arriva la promozione alla CAN C, mentre dall’inizio del 2009 torna all’OTS e nel 2010 transita nel ruolo di Osservatore Arbitrale. Tra le gare da ricordare vi sono: Como-Sampdoria (Campionato Primavera); Nuova

    Albano-Carpenedolo (debutto in D, nel 2003); Chiari-Mezzocorona (prima di campionato 2004/2005 nella città della sezione in cui si trasferirà 11 anni più tardi); il derby di Primavera Torino-Juventus (diretta televisiva Sky Calcio); Sorrento-Ragusa (diretta televisiva RaiSat, con una curiosa intervista a bordo campo prima dell’ingresso sul terreno di gioco); Sestri Levante-Sangimignano (diretta televisiva RaiSat); Paganese-Brindisi, (gara di cartello in C-2 con 10.000 spettatori, nel 2006); il derby Campobello-Trapani (con la visionatura del Responsabile CAN D Matteo Apricena); Carpendolo-Olbia (esordio in C-2); Pescara-Potenza (esordio in C-1), e infine Albinoleffe-Napoli (IV ufficiale in Serie B con l’arbitro De Marco di Chiavari).

    Nel 2010 si trasferisce nella Sezione di Treviglio e a partire dal 2012 è osservatore al CRA Lombardia. Nel 2015 il successivo trasferimento alla Sezione di Chiari, periodo durante il quale raggiunge l’Eccellenza e viene promosso alla CAI nel 2020.

    Presso la Sezione di Novara svolge il ruolo di consigliere e referente atletico ininterrottamente dal 2001 al 2008, mentre nel biennio 2008-2010 è componente del Collegio dei Revisori Sezionali. A Chiari entra a far parte del Consiglio Direttivo Sezionale nel 2018, assumendo il ruolo inedito di referente per gli arbitri e assistenti CRA, ruolo che svolge con grande passione e che gli permette di conoscere più da vicino i giovani arbitri clarensi mettendo loro a disposizione tutta la sua esperienza. Perfettamente integrato nella nuova sezione e nel suo gruppo dirigente, Marco viene eletto presidente il 16 dicembre 2020, per la prima (e si spera ultima) volta nel corso di elezioni svoltesi in modalità a distanza.

  • Fabio Rosati (2012-2020): Passione e Impegno

    Fabio Rosati, classe 1981, è stato l’ottavo Presidente della Sezione di Chiari, ed il più giovane alla data della sua elezione, nel 2012. Arbitro dal 2000, approda al CRA nel 2002 dirigendo fino all’Eccellenza. Nel 2007 diventa assistente e dopo quattro gare in Promozione passa in Eccellenza. Promosso alla CAN D nel 2009 vi rimane per quattro stagioni – l’ultima delle quali da presidente di sezione – con un attivo di 80 gare di campionato e 4 di Coppa Italia.

    Tra le sue gare si ricordano: Sambenedettese-Recanatese allo Stadio “Riviera della Palme” di San Benedetto del Tronto; Casacastalda-Castel Rigone (diretta televisiva su Raisport); Torres-San Basilio Palestrina (anche in questo caso diretta televisiva su Raisport); Real Vicenza-Rovigo allo Stadio “Romeo Menti” di Vicenza (tutte nella stagione 2012/2013) e per il Settore Giovanile le gare di Allievi Nazionali Juventus-Lazio e Pavia-Venezia.

    Entra a far parte dei quadri dirigenziali in sezione nel 2002 e da allora ricopre diversi incarichi: dopo esser stato componente e poi presidente del Collegio dei Revisori Sezionali, diventa consigliere e designatore per il Settore Giovanile e Scolastico, in seguito è Responsabile per le Riunioni Tecniche Obbligatorie. Viene eletto presidente nel 2012 e rieletto per il secondo mandato nel 2016.

  • Eugenio Ranghetti (2004-2012)

    Un altro nome simbolo della Sezione di Chiari è Eugenio Ranghetti, classe 1950. Ranghetti frequentò il corso arbitri nel 1970, approdando alla CAN D nel 1978. Al termine di quattro stagioni positive nel 1982 transitò nel ruolo di guardalinee partendo dalla CAN C. La promozione alla CAN è del 1985, col debutto nella gara di Serie B Vicenza-Cagliari. L’esperienza di Ranghetti alla CAN si concluse nel 1995. Vanta al suo attivo 103 gare in Serie A, 71 in Serie B, 42 in Coppa Italia, 8 gare internazionali. Tra le gare memorabili si ricordano un derby della Lanterna Genoa-Sampdoria, un derby della Madonnina Inter-Milan (1995) e un accesissimo derby del Sole Roma-Napoli (1989).

    Eugenio Ranghetti è stato presidente sezionale per due mandati, dal 2004 al 2012. Nel 1997 è nominato Arbitro Benemerito.

  • Italo Quaresmini (1999-2004): Il Presidente del 2000

    Italo Quaresmini, classe 1955, è stato l’ultimo presidente di nomina e il primo presidente eletto con la riforma del 2000. Ha guidato la

    sezione dal 1999 al 2004. Prima di diventare presidente è stato a lungo vicepresidente e responsabile del corso arbitri. Gli anni della sua presidenza sono caratterizzati per un verso da una fase di assestamento sul fronte tecnologico, con computer, stampanti e altri accessori un po’ datati e spesso malfunzionanti, per l’altro verso da una forte coesione del gruppo e dal piacere di stare insieme e vivere la sezione. Sul piano tecnico Quaresmini, divenuto arbitro nel 1979, transita nel ruolo di guardalinee nel 1988 alla CAN D e nel 1993 viene promosso alla CAN C. Tra le sue gare si ricordano un Atalanta-Venezia, gara in cui coadiuva da IV ufficiale l’esordiente Fiorenzo Treossi, nello stesso ruolo è con Piero Ceccarini in Milan-Parma, mentre da guardalinee si ricorda un Sora-Atletico Catania di C1, gara calda.

    Quaresmini è nominato Arbitro Benemerito nel 2003.

  • Pietro Zotti (1972-1988): Il Presidente più Longevo

    Coi suoi 16 anni (1972-1988), la presidenza di Pietro Zotti (1933-2006) è tutt’ora la più longeva nella storia della Sezione di Chiari. Diventato associato nel 1952, Zotti giunse negli anni successivi alla CAN C come guardalinee. Le sue spiccate doti politiche e diplomatiche lo portarono a gestire un gruppo assai nutrito di arbitri, con un’ottima intesa coi suoi collaboratori, cui lasciava ampio margine di manovra. Dopo la lunga esperienza da presidente rimase a disposizione dei più giovani nelle vesti di Commissario Speciale. Fu insignito del titolo Cavaliere del Lavoro all’inizio degli anni Duemila e frequentò la sezione quasi fino alla fine.
  • Tarcisio Mombelli Serina (1968-1972): Il Veterano

    Classe 1930, Tarcisio Mombelli Serina è il veterano degli arbitri clarensi. Divenne arbitro nel 1949, quando Chiari era ancora sottosezione e da allora non ha più lasciato l’associazione. Dopo essersi fatto le ossa come arbitro nel 1957 divenne guardalinee e raggiunse la Serie A alla metà degli anni Sessanta. Vanta 320 gare tra Serie A, Serie B e Coppa delle Alpi, competizione nella quale ha diretto incontri internazionali. Tra le gare dirette in quegli anni si annoverano Livorno-Bari, Roma-Cagliari e Catanzaro-Reggina, gare calde o derby in cui mise in mostra tutto il suo carattere. Tra le gare internazionali dirette si elencano: Bologna-Racing Buenos Aires; Sampdoria-Dinamo Kiev; Brescia-Arsenal; Torino-Olympique Lyonnais; Luzern-Eintracht Frankfurt.

    Mombelli Serina fu presidente dal 1968 al 1972, e durante la sua presidenza la forza arbitrale crebbe esponenzialmente fino a

    superare le 100 unità. Al termine del suo mandato rimase a disposizione mettendo la sua esperienza al servizio dei più giovani. Al termine della stagione 2014/2015 venne insignito di un premio speciale per i 65 anni di tessera. La sezione conserva con orgoglio due preziosi doni: la sua divisa e la bandierina impiegate nella stagione 1966/1967.

  • Camillo Pagani (1951-1962) e Matteo Goffi (1962-1968): I Pionieri

    Purtroppo le informazioni di cui disponiamo sui primi due presidenti di sezione sono scarne, frammentarie, talvolta confuse. Nondimeno vogliamo ricordare i loro nomi e il loro operato, con la certezza che saranno celebrati sempre come i pionieri,

    sezione, coloro che hanno avuto la lungimiranza di creare un gruppo di arbitri da zero e di farlo crescere, ben oltre le loro aspettative.

    Di Camillo Pagani sappiamo che era del 1918 e lavorava per le ferrovie. Era un uomo dal carattere forte e deciso, se è vero che riuscì a raccogliere un manipolo di arbitri e di portarlo a Chiari, per avviare una sottosezione arbitrale. Pagani aveva le idee chiare sul ruolo dell’AIA e dei suoi rapporti con la FIGC e propugnò l’indipendenza degli arbitri. Riuscì a far crescere in termini numerici il gruppo, al punto che tre anni dopo la venuta a Chiari, gli arbitri si costituirono in sezione autonoma. Pagani fu il primo presidente e rimase in carica dal 1951 al 1962. Era Arbitro Benemerito.

    Matteo Goffi era un maestro elementare, e fu presidente dal 1962 al 1968. Era una persona molto valida dal punto di vista culturale, dote non comune. Durante la sua presidenza dovette affrontare il calo del numero di arbitri, ma si spese per consolidare la sezione. Come Arbitro Effettivo raggiunse la 4ª Serie.