In questo lungo periodo di pausa forzata la Sezione di Chiari continua ad intraprendere attività di formazione dei propri associati. Certo, la lontananza prolungata dai campi è frustrante, ma proprio da ciò nasce la consapevolezza che un percorso di formazione costante possa, almeno in parte, sopperire alla carenza dell’attività tecnica. Così, dopo le varie riunioni destinate agli arbitri effettivi, venerdì 26 marzo è toccato agli osservatori, che a distanza di qualche settimana si sono nuovamente riuniti per un esercizio di valutazione della prestazione arbitrale. Ospite d’eccezione è stato Marco Visigalli, responsabile degli osservatori al CRA. Dopo i saluti di rito del presidente Marco Vanoli, il responsabile OA sezionale Giorgio Barbieri ha introdotto il tema della serata, ossia la valutazione di una prestazione arbitrale nella categoria regionale Promozione. Ai colleghi OA era stato precedentemente inviato un link di accesso al filmato della gara con la richiesta di esprimere, qualche giorno prima dell’incontro, il voto che avrebbero attribuito ma anche le aree positive e le aree di miglioramento dell’arbitro. Quindi è stato Marco Visigalli a prendere la parola effettuando un’analisi accurata della prestazione arbitrale tramite la visione e il commento di 18 filmati inerenti ai vari aspetti della gara: parametrazione della soglia del fallo, concessione del vantaggio, attività di prevenzione, gestione dell’aspetto disciplinare, reattività e spostamento, relazione con le componenti. L’analisi è stata condotta interagendo con i colleghi OA presenti e il colloquio, oltre a sviscerare positività e criticità degli aspetti sopra citati, ha permesso – questo il vero valore aggiunto – di formulare in modo articolato gli ipotetici rilievi da rivolgere all’arbitro e di prepararsi ad eventuali sue repliche. Come l’arbitro, anche l’osservatore infatti deve aspettarsi l’inaspettato e questo passa spesso per una risposta “spiazzante” che il collega visionato può dare all’osservatore, che ha comunque il compito di restituire all’arbitro una sintesi veritiera della qualità della sua prestazione, finalizzata a formulare i consigli più efficaci per migliorare e crescere. Va da sé che, se per un arbitro allenamento e aggiornamento tecnico sono le fondamenta su cui costruire il percorso di crescita, per un osservatore (che tale percorso deve contribuire a promuovere) è indispensabile affiancare a una solida preparazione tecnica una raffinata capacità di analisi, la sola che permette di restituire qualcosa all’arbitro. La serata di venerdì ha messo ben in evidenza ciò ed ha costituito una preziosa occasione di formazione e crescita per gli osservatori sezionali che, si spera, possano presto tornare a mettere a disposizione la propria esperienza per i colleghi più giovani.

O.A. Valerio Furneri